Ci sono alcune ferite e tagli , rilevati sul corpo di Alessandro Heuschreck, che difficilmente possono essere considerati autoinferti dalla vittima. Un taglio sarebbe stato inferto sul copo della vittima addirittura dopo l’avvenuto decesso. E’ quanto ha sostenuto ieri pomeriggio la dottoressa Gabriella Trenchi nel corso della nuova udienza per il “giallo” di Corso Libertà a Bolzano. Come noto sotto accusa davanti alla corte d’assise di Bolzano c’è Ester Quici, convivente della vittima. E’ accusata di omicidio volontario per omissione, cioè di non chiamato i soccorsi in tempo lasciando morire Alessandro Heuschreck per dissanguamento.
La donna si è sempre difesa affermando che sarebbe stato il convivente a colpirsi in più punti con un coltello da cucina in un delirio autolesionista seguito ad un diverbio la sera del 21 marzo dello scorso anno. Ma alcune valutazioni della dottoressa Gabriella Trenchi, consulente del pubblico ministero Daniela Pol, sembrano essere in contrasto con il racconto dell’imputata che già dopo i fatti rese agli inquirenti tre versioni diverse, affermando poi di essere stata sotto shock. Il processo riprenderà il 7 ottobre con la ricostruzione della dinamica da parte dei Ris di Parma, il reparto scientifico dei carabinieri.
Nella foto il Pm Daniela Pol