Attualità

PANDEMIA IN CARCERE. AUTOLESIONISMO: CASI RADDOPPIATI A TRENTO

L’impatto del coronavirus si è fatto sentire anche nella casa circondariale di Trento con alcuni focolai scoppiati tra i carcerati, nel corso della pandemia, ed il caso più pesante di 32 contagiati a dicembre 2020. Le ulteriori restrizioni imposte dal covid ha raddoppiato i casi di autolesionismo in carcere con 59 casi nel 2020 e 14 tentati suicidi. I carcerati con problemi psichici sono il 10%. Sono solo alcuni dei dati forniti dalla garante dei diritti dei detenuti. La vita dietro le sbarre, ha precisato la dottoressa Antonia Menghini è cambiata moltissimo con i colloqui con i familiari sostituiti da telefonate via wapp, lezioni a scuola sospese ed impossibilità di ottenere trasferimenti vicino a casa, nonostante il covid non abbia mai bloccato nessun nuovo ingresso. Il tasso dei vaccinati è pari all’80% tra i detenuti, una ventina di agenti penitenziari sono no vax. Ad oggi la struttura di Spini di Gardolo a Trento contiene 300 detenuti, il 64% è straniero in controtendenza al dato nazionale, a fronte di una capienza pari a 240. I medici in servizio sono tre, ma dovrebbero essere almeno il doppio. La cronica mancanza di personale rimane la criticità più costante. [fm]

8 Novembre 2021


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ESPLOSIONE A BESENELLO, UN MORTO

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