L’Alto Adige si prepara ad accogliere i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Da giorni è attiva una “task force”, coordinata dalla vicepresidente della Provincia, Waltraud Deeg, e dall’assessore alla protezione civile, Arnold Schuler, che ha messo a punto l’organizzazione dell’accoglienza ed oggi la giunta provinciale ha definito i compiti dei diversi enti ed organizzazioni coinvolte nella gestione dell’emergenza. “Dobbiamo essere preparati a flussi grandi di rifugiati – ha detto Schuler – Alcuni verranno da soli, altri attraverso i canali ufficiali. Nessuno può sapere quanto tempo si fermeranno in Alto Adige”. In Alto Adige, ha riferito Deeg, “sono già presenti circa 200 rifugiati e circa 90 si sono presentati ieri sera in questura”. La Protezione civile della Provincia stipulerà convenzioni con la Croce Bianca e la Croce Rossa per interventi di soccorso al di fuori dell’Alto Adige. La Provincia ha stanziato già 1,5 milioni di euro. Sono già attivi due info point al passo del Brennero ed alla stazione ferroviaria di Bolzano, da dove i rifugiati verranno indirizzati all’hub che verrà allestito presso la Fiera del capoluogo altoatesino. Qui verrà fornita la prima assistenza, anche sotto il profilo sanitario, ad esempio per ciò che riguarda le vaccinazioni anti-Covid. Nella ricorrenza della Giornata internazionale della donna, la vicepresidente Deeg ha sottolineato, in particolare, la sofferenza delle numerose donne rifugiate e dei loro bambini. Il governatore Arno Kompatscher ha auspicato che le sanzioni e la diplomazia porteranno alla fine di questo conflitto.
UCRAINA: L’ALTO ADIGE PREPARA L’ACCOGLIENZA AI RIFUGIATI
Un punto di assistenza sarà allestito alla Fiera di Bolzano
8 Marzo 2022
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