Sono arrivati ieri alle 19 in Trentino i primi profughi dall’Ucraina in guerra dopo un viaggio in pullman durato quasi 48 ore. Dopo l’attesa alla frontiera con l’Ungheria finalmente la partenza. All’arrivo a Trento c’erano alcuni connazionali ad abbracciarli assieme al sindaco Franco Ianeselli. In 10 tra mamme e bambini sono ospitati all’ostello di Trento, altri 6 in appartamenti, tra questi un bimbo di 18 mesi. Altre decine di ucraini hanno trovato sistemazione presso famigliari e connazionali, tra Trento, Rovereto e Bolzano. La Provincia di Trento ha pronti un altro centinaio di posti. Questa mattina dalla Bolghera a Trento partirà un pullman messo a disposizione dal consorzio degli autonoleggiatori con a bordo medicinali e beni di prima necessità in direzione del confine polacco dove altri profughi ucraini verranno caricati a trasportati in Trentino. Intanto già ieri sera è cominciata la raccolta di generi di prima necessità: presso l’associazione Rasom ieri circa 300 trentini hanno portato medicinali e prodotti alimentari. Anche l’Alto Adige è mobilitato per l’accoglienza ai profughi ucraini. A S.Lorenzo di Sebato su richiesta delle amministrazioni comunali un albergo riaprirà i battenti per ricevere i profughi. Il sindaco Martin Ausserdorfer ha deciso di inviare un pullman al confine con la Slovacchia per caricare gli ucraini in fuga dalla guerra. Ieri centinaia di persone si sono ritrovate in piazza Mazzini a Bolzano per manifestare contro la guerra.
GUERRA IN UCRAINA, PRIMI PROFUGHI IN TRENTINO
Dall'Alto Adige pullman diretto al confine con la Slovacchia
Photo by Sergei SUPINSKY / AFP
28 Febbraio 2022
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