Il concerto di Vasco Rossi a Trento rischia di avere un effetto boomerang sulla giunta trentina. Secondo il partito democratico, la zona scelta per l’evento a san Vincenzo di Mattarello, che dovrebbe ospitare a maggio 120mila persone, non sarebbe idonea sotto il profilo della sicurezza degli spettatori. A fine ottobre, come noto, la commissione di vigilanza si è espressa in maniera negativa sulla possibilità di ospitare, senza rischi, così tante persone. Il parere, precisa il pd, è vincolante, il concerto cioè non si può fare senza l’ok dell’organo competente. La consulenza esterna, richiesta successivamente dalla Provincia, non potrebbe dunque bypassare la bocciatura , ma eventualmente fornire ulteriori elementi per procedere con una nuova valutazione. Ad oggi, precisa il pd, il concerto può essere annullato solo per motivi legati al covid o causa di forza maggiore con l’indicazione di una nuova data entro la fine del 2022. Ora potrebbero aprirsi, dunque, due scenari: uno contabile, legato alle spese sostenute dall’ente pubblico per l’organizzazione di un evento, per il quale manca ancora l’ok della commissione di vigilanza, ed un profilo penale per le presunte pressioni subite da alcuni funzionari, che sarebbero stati invitati dai vertici provinciali a rivedere il loro parere. Con rischi di contestazioni erariali della Corte dei Conti qualora la pubblica amministrazione dovesse essere chiamata a rispondere degli impegni finanziari assunti prima della certezza di poter far svolgere l’evento. Intanto, è arrivato anche lo sfogo del Comune di Trento. Il sindaco Franco Ianeselli si è detto all’oscuro di tutto e chiede trasparenza. [fm]
CONCERTO VASCO: IL PARERE DELLA COMMISSIONE VIGILANZA E’ VINCOLANTE
Potrebbero aprirsi ora due scenari: uno contabile ed uno penale
Foto: Italpress ©
5 Gennaio 2022
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