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CARITAS ALTO ADIGE: POVERTÀ COLPISCE ANCHE CHI LAVORA E SEMPRE PIÙ DONNE

'Crescente emergenza abitativa'

Foto: Caritas

Sempre più persone in Alto Adige non hanno una casa o vivono in condizioni abitative precarie. È quanto sottolinea quest’anno la Caritas all’avvio della propria campagna ‘La povertà è più vicina di quanto pensi’, che si svolge nel periodo della Domenica della Carità. L’obiettivo è richiamare l’attenzione sulla crescente emergenza abitativa, rendendo visibili le storie di chi la vive e invitando la popolazione alla solidarietà e alle donazioni. Per mostrare concretamente il lavoro di contrasto all’esclusione abitativa, venerdì 14 novembre si terrà una giornata di porte aperte nelle case e nelle strutture per senzatetto della Caritas.
“L’emergenza abitativa non riguarda più soltanto le persone che vivono per strada”, afferma Beatrix Mairhofer, direttrice della Caritas. “Spesso non trovano un alloggio accessibile o faticano a mantenere quello che hanno anche genitori single, lavoratori e lavoratrici con redditi bassi, persone anziane e sole o giovani senza sostegno familiare. Le cause sono molteplici: affitti e spese abitative in crescita, scarsità di alloggi – anche per via di immobili volutamente sfitti o destinati sempre più al turismo – reti sociali carenti, nonché diffidenze e timori da parte dei locatori”.
A Bolzano il costo degli affitti è particolarmente elevato: fino a 15,55 euro al metro quadro, che significa spendere oltre 1.000 euro al mese per un appartamento di 70 metri quadri. “Il reddito medio di chi si rivolge a noi per un aiuto è di circa 1.500 euro a persona, o 1.680 euro per nucleo familiare”, spiega Petra Priller, responsabile della Consulenza debiti della Caritas. “Con affitti medi superiori ai 700 euro, l’obiettivo di destinare al massimo il 30% del reddito all’affitto viene ampiamente superato”.
“Ormai quasi un terzo dei nostri assistiti (173 su un totale di 560 persone seguite fino alla fine di settembre) si rivolge alla nostra consulenza debiti per casi di morosità o costi abitativi”, prosegue Priller. L’ammontare medio dei debiti legati all’abitazione è di circa 4.875 euro a persona e le richieste di pagamento per affitti arretrati ammontano già a oltre 843.000 euro – di cui 415.000 euro verso locatori privati e 390.000 euro verso l’Istituto per l’edilizia abitativa. “Grazie a trattative mirate con i creditori e, quando necessario, a un sostegno economico, siamo riusciti a evitare lo sfratto in 43 casi”, aggiunge Priller. “In totale, quest’anno la Caritas ha già pagato oltre 66.000 euro per saldare arretrati di affitto, spese condominiali e bollette di luce e gas”.
Caritas non offre solo consulenza e sostegno economico a chi è in difficoltà abitativa, ma anche strutture residenziali: l’anno scorso sono state accolte oltre 1.000 persone. “Tra queste, contiamo oltre 800 persone senza tetto, più di 190 richiedenti asilo, 30 ex detenuti e 21 persone sieropositive”, spiega Danilo Tucconi, responsabile dell’area ‘Senza tetto e senza dimora’. “In particolare segnaliamo l’aumento delle donne ospitate: molte sono madri sole che, senza un’adeguata assistenza per i figli, non riescono a ottenere un lavoro dignitoso che permetta loro di mantenere una casa. Eppure una casa è molto più di quattro mura: è il primo passo per costruire la propria vita”. Per facilitare questo percorso, Caritas abbina all’offerta di alloggi forme di accompagnamento individuale e sostegno psicosociale, con la prospettiva di un nuovo inizio.

11 Novembre 2025


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