Il 2025 sarà l’anno della svolta per l’AutoBrennero con il rinnovo della concessione – scaduta nel 2014 – e l’avvio di importanti progetti per una delle arterie autostradali più importanti tra Nord e Sud Europa. Nel 2022 in entrata e uscita dal valico del Brennero sono stati conteggiati ben 11 milioni di mezzi leggeri e circa 2,5 milioni di mezzi pesanti e dunque urgono interventi infrastrutturali importanti. Di questo e di molto altro hanno discusso ieri sera al circolo Cittadino di Bolzano il presidente della A22 Hartmann Reichhalter e il direttore tecnico generale Carlo Costa.
Illustrati i progetti previsti dal 2025, in caso di assegnazione della concessione, con un restyling completo dell’arteria dal Brennero a Modena. Previste nuove stazioni di rifornimento, nuovi parcheggi per i mezzi pesanti, ampliamento delle barriere fonoassorbenti, terza corsia da Verona a Modena, terza corsia dinamica da Bolzano a Verona e il rimodellamento di alcune caselli come quello di Bolzano Sud e Nord e quello di Bressanone Sud per un costo complessivo di oltre 7 miliardi di Euro. Una concessione di fondamentale importanza anche per la città di Bolzano come ha confermato nel corso del suo intervento il direttore tecnico di A22 Carlo Costa. Autobrennero si prenderà, infatti, carico della rivoluzione infrastrutturale della sua seconda “spaghettata”, quella tra il nuovo ponte sull’Isarco e il ridisegno di tutti gli svincoli di immissione anche da sud, tra sottopassi e rotatorie per un investimento economica di circa 300 milioni di Euro.
Il 2025 potrebbe segnare finalmente l’operatività della terza corsia, non sull’intera tratta Brennero-Modena, ma su una buona parte, quella più trafficata a Sud di Bolzano. Ci sarà una terza corsia fissa tra Verona e Modena, e una dinamica tra Bolzano e Verona, dove sono previsti almeno tre by pass in concomitanza degli attraversamenti di Bolzano, Trento e Rovereto.
“Le sfide del futuro – ha sottolineato il presidente di A22 Hartmann Reinhalter – sono tutte dentro questo progetto già consegnato al Ministero a Roma e composto da 5500 allegati. Attendiamo ora solo una risposta definitiva che potrebbe arrivare nei prossimi mesi con il rinnovo della concessione, scaduta da 10 anni. Dopo di che non resta che rimboccarsi le maniche e dare avvio a questo progetto che guarda alla sostenibilità ed al futuro”. [Vs]