Entro il 2031 in Alto Adige andranno in pensione circa 100 medici di medicina generale, i cosiddetti medici di famiglia, che andranno ad aggiungersi ai circa 80 posti attualmente vacanti. In provincia di Bolzano operano 288 medici e si è palesemente sotto organico e questo è dovuto principalmente ai pensionamenti e alla mancanza di giovani che vogliano intraprendere questa specializzazione. Una situazione che porta a cascata ad intasare fino al collasso il sistema ospedaliero, i pronto soccorso in prima linea. Per capire cause e soluzioni nella scorsa estate l’Istituto di Medicina Generale e Public Health della scuola Claudiana di Bolzano ha effettuato un’indagine tra studenti e medici in formazioni. Sono emersi dati contraddittori: da una parte è stato rilevato un interesse per la Medicina Generale come disciplina scientifica, ma il lavoro di Medico di famiglia non è più così attraente anche perchè in Italia, unico paese europeo, non prevede una laurea in questa specializzazione. Le soluzioni da trovare non sono così facili, come ha confermato nel suo intervento il responsabile scientifico di medicina generale di Bolzano dott. Giuliano Piccoliori.
Sono state però avanzate delle proposte di soluzione del problema come quello di un corso di laurea di medicina in Alto Adige per trattenere i giovani sul territorio, l’introduzione di maggior part-time per le donne medico, più attratte da questa specialità, collaborando così all’interno di studi medici per limitare il numero di pazienti che oggi può arrivare a quota 1500 per medico. Infine la possibile fondazione di una Medical School a Bolzano con un curriculum innovativo che potrebbe contrastare con efficacia questa carenza di medici di famiglia in Alto Adige.
La video intervista al responsabile scientifico di medicina generale di Bolzano dott. Giuliano Piccoliori: