Al Brennero da un quarto di secolo, grazie a Schengen, non esiste più la sbarra di confine. Oggi il 25/o anniversario è stato ricordato al valico dai governatori Arno Kompatscher (Alto Adige) e Anton Mattle (Tirolo) e dai loro predecessori Luis Durnwalder e Wendelin Weingartner.
“L’accordo di Schengen – ha ricordato oggi Kompatscher – ha avvicinato nuovamente la provincia di Bolzano e l’Austria. Sulla strada dell’unificazione europea, l’abolizione dei controlli alle frontiere è stato un passo importante per noi. Grazie alla nostra eterogeneità culturale e linguistica, ci consideriamo un ponte tra l’area culturale ed economica tedesco-austriaca e quella italiana. L’Euregio offre il quadro appropriato per espandere ulteriormente la cooperazione in questo senso tra i Paesi, creando una sorta di piccola Europa nell’Europa”.
Il suo predecessore Durnwalder ha quindi dichiarato: “È stato importante che l’Austria e l’Alto Adige non si siano mai lasciati dividere nonostante questa barriera di confine e abbiano trovato una nuova e moderna forma di cooperazione transfrontaliera con la fondazione dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Anche se la divisione del Tirolo rimarrà sempre un’ingiustizia, il nostro sguardo è orientato verso il futuro”.
“Soprattutto al Brennero – ha aggiunto il capitano tirolese Mattle – l’idea unificante dell’Europa è diventata molto più tangibile ed allo stesso tempo le linee di demarcazione sono passate in secondo piano”.
Al valico ha preso la parola anche Weingartner: “Quando con Luis Durnwalder ho tolto la sbarra di confine tra Tirolo ed Alto Adige, siamo riusciti a rendere più invisibile l’ingiusto confine del Brennero. Per me è stato un momento molto sentito. Il Tirolo e l’Alto Adige, insieme al Trentino, con un totale di 1,8 milioni di abitanti, sono molto più tangibili in un’Europa ricca di diversità”, ha concluso.
Per il segretario Svp Philipp Achammer, l’abolizione dei controlli di frontiera “contribuiscono in qualche misura alla guarigione delle ferite” del passato.[Vs]