Più di 400 invitati alla Giornata dell’Autonomia di quest’anno in occasione della quale la Provincia di Bolzano ha rievocato il mezzo secolo di vita del secondo Statuto di autonomia.
Il primo Statuto d’Autonomia, del 1948, sottolineava sia la connessione tra Trento e Bolzano, sia la connessione tra Bolzano ed Innsbruck: l’accordo Degasperi – Gruber riconobbe la specificità di questa zona incuneata nel cuore delle Alpi gettando le basi giuridiche per la formulazione del primo Statuto d’Autonomia, Nel 1972 il Parlamento approvò poi il Secondo Statuto di Autonomia che di fatto trasferiva buona parte delle competenza alle Province, assegnando alla Regione una funzione prettamente ordinamentale e di raccordo. Il Secondo Statuto ha trovato piena applicazione nel 2001, con la riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione.
I ministri ed il presidente della giunta altoatesina, Arno Kompatscher, sono intervenuti durante l’evento, preceduti dai saluti di Oliver Paasch, primo ministro della Comunità di lingua tedesca del Belgio, e Thinlay Chukki, rappresentante del governo tibetano in esilio. Sono seguiti poi gli interventi di saluto dei presidenti del Tirolo Guenther Platter e del Trentino Maurizio Fugatti partner nell’Euregio. Tra gli invitati molti i politici, del presente e del passato, come l’ex presidente della giunta altoatesina Luis Durnwalder e l’ex presidente della commissione Europea e ex presidente del consiglio Romano Prodi. La cerimonia ha previsto anche un programma musicale appositamente selezionato per l’occasione dall’Orchestra Haydn e dal Coro Giovanile dell’Alto Adige.[Vs]