La conferma arriva dall’azienda sanitaria della Provincia di Trento che ha confermato il secondo caso in Trentino. Se il primo caso era stato individuato ancora a giugno e si trattava di una persona rientrata dalle isole Canarie, il secondo caso è invece molto più recente: si parla di circa dieci giorni fa. La persona, al momento, si trova in isolamento nella propria abitazione in condizioni stabili e non gravi. Un caso di vaiolo delle scimmie è stato confermato anche in Alto Adige. A livello nazionale i casi complessivi sono 500. Si tratta, secondo le informazioni fornite dall’azienda sanitaria di una persona tornata dall’estero. Ad oggi la Spagna è il Paese in Europa che sta registrano il maggior numero di casi.
È in corso l’indagine epidemiologica per individuare eventuali contatti a rischio e adottare, se necessario, le misure preventive previste. Apss ricorda che per contagiarsi sono necessari contatti molto stretti, come ad esempio un contatto diretto faccia-faccia, pelle-pelle o bocca-pelle, o un contatto con oggetti contaminati (biancheria da letto). Allo stato attuale – sottolinea Apss – il rischio per la salute pubblica è basso.[Vs]