Attualità

VASCO A TRENTO: ACCESSO SOLO PEDONALE. TANGENZIALE CHIUSA AL TRAFFICO

La Provincia di Trento presenta il piano: 14mila addetti per sicurezza e controllo

Sono oltre 100.000 (la disponibilità è di 120.000) i biglietti già venduti per il concerto del 20 maggio prossimo che Vasco Rossi terrà a Trento, nell’area di San Vincenzo, a sud del capoluogo. Lo ha detto Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, nel corso della conferenza stampa organizzata per fare il punto della situazione in vista dell’evento. Sono 40mila – ha specificato Fugatti – i ticket venduti in Trentino e 5mila quelli acquistati in Alto Adige. Per quanto riguarda la sicurezza (che nelle scorse settimane è stata oggetto di polemiche per il “no” della Commissione vigilanza della Provincia), Fugatti ha specificato che l’area di 27 ettari ha le carte in regola, secondo le indicazioni generali del Ministero degli interni, per ospitare un evento di questa portata. Saranno almeno 14/15.000 le persone impegnate, tra organizzazione e compiti di controllo, al concerto di Vasco Rossi in programma a Trento il 20 maggio prossimo: ci sarà, quindi, più di un operatore in campo ogni 10 partecipanti all’evento. Saranno circa 8.000 gli operatori legati all’organizzazione, mentre gli altri 6-7.000 arriveranno da personale della Provincia autonoma di Trento, vigili del fuoco permanenti e volontari, operatori della protezione civile. Per quanto riguarda arrivi e deflusso, sarà chiusa la linea ferroviaria del Brennero dalle 23 alle 2 del mattino con la possibilità di chiusura immediata della stessa in caso di emergenza. È questa la richiesta formulata dalla Provincia autonoma di Trento a Rfi in previsione del concerto di Vasco Rossi, programmato per il 20 maggio prossimo nell’area di San Vincenzo, a sud del capoluogo. La richiesta è legata alla necessità di favorire il deflusso del pubblico in direzione ovest, dove appunto passa la linea del Brennero. Lo ha spiegato nel corso di una conferenza stampa l’ingegner Raffaele De Col, dirigente del Dipartimento protezione civile della Provincia. Lo stesso De Col ha precisato che il dialogo con Rfi è in corso. Il tema del deflusso è stato posto con forza da Franco Ianeselli, sindaco di Trento: “Si è parlato tanto di sicurezza, ma serve attenzione a cosa accadrà quando 120mila persone si muoveranno per lasciare l’area del concerto”. [fm]

1 Febbraio 2022


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