Un centro ambulatoriale che operava al palazzetto di Pergine è stato chiuso da carabinieri e guardia di finanza per sospetti tamponi falsi. Nel centro, accreditato con l’azienda sanitaria, e operativo sette giorni su sette, secondo le indagini, si poteva ottenere la certificazione o di positività o di negatività, a seconda delle richieste del cliente. Il titolare dell’attività, un infermiere, deve rispondere di un’ipotesi di corruzione e per questo stesso reato potrebbero finire indagati tutti i clienti che affollavano il laboratorio. I militi hanno inoltre sequestrato 120mila euro, probabile provento dell’attività illecita. [mda] [Ascolta il colonnello Carmine Furioso, responsabile Aliquota carabinieri Sezione Polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Trento]