Nel 2014 la Provincia di Trento ha speso 2,2 milioni di euro per il pagamento di quasi 600 consulenze, affidate a collaboratori esterni. Un fiume di denaro pubblico per incarichi, che, secondo molti, potevano essere gestiti sfruttando meglio le risorse interne. Per non parlare dell’annunciata riorganizzazione e riduzione del numero delle società partecipate, che è ancora in corso. Il governatore trentino Ugo Rossi ha da tempo annunciato i tagli agli sprechi, anche e soprattutto all’interno della macchina amministrativa, ma la strada da fare, denunciano i sindacati, è ancora lunga. Tra le consulenze più pesanti nell’elenco, pubblicato sul sito della Provincia, figura ad esempio l’incarico da 104mila euro affidato da Trento Fiere per l’organizzazione di eventi fieristici.



