Chiedere l’elemosina nei pressi di chiese e per strada, come noto, a Trento è vietato, ma non certo dare una mano a chi è in grave difficoltà. Ecco allora che il Comune ha deciso di rilanciare uno strumento forse ancora poco conosciuto tra i cittadini per combattere l’accattonaggio. Dal 2010 è attivo un Fondo di solidarietà per raccogliere piccole e grandi donazioni, che poi potranno essere impiegate, ad esempio, per pagare ai più poveri la visita dal dentista, l’acquisto dell’abbonamento dell’autobus o di farmaci, o ancora sostenere le spese di rinnovo documenti o rimpatri. Nel 2013 il Fondo ha potuto contare su un budget superiore ai 22mila euro, gli interventi di aiuto sono stati 127. Ad occuparsi ora della gestione del Fondo sarà la cooperativa Villa Sant’Ignazio, lo slogan dell’iniziativa è “meglio muoversi che commuoversi”.
Sentiamo l’assessora comunale competente Mariachiara Franzoia:



