Sanità

ALTO ADIGE: IN AUMENTO I CASI DI MENINGITE DA ZECCA

Più colpiti gli adulti dei bambini. La causa l'aumento delle temperature medie anche in alta montagna.

In Alto Adige sono in aumento di casi di “Meningoencefalite da zecca (TBE)”, una malattia infettiva del sistema nervoso di origine virale veicolata soprattutto dalle zecche del cane e del bosco. Il rialzo delle temperature medie ha aumentato la presenza di questo parassita anche nei parchi cittadini bolzanini e la loro presenza in montagna è stata ora riscontrata anche a quote elevate, fino anche ai 2000 metri. Generalmente l’attività delle zecche si concentra nei mesi caldi, mentre in inverno tendono a rifugiarsi sotto le pietre a interrarsi.

La prima forma di prevenzione è saper riconoscere una zecca (le zecche che attaccano l’uomo sono diverse dalle zecche del cane), e controllarsi sempre dopo una gita in montagna. Il morso di zecca non dà problemi di per sé, e non è doloroso né dà prurito, se non una volta tolta, quando si forma il pomfo. I sintomi si hanno quando la zecca è infetta.

In Alto Adige le zecche sono diffuse soprattutto:lungo la destra orografica del fiume Adige, nei dintorni di Bolzano (in particolare nei pressi dell’inceneritore), nella Bassa Atesina, nell’Oltradige e nel Comune di Vadena. Il più gran numero di casi di “Meningoencefalite da zecca” registrati ha avuto origine in queste aree. Anche se il fenomeno, per diffusione e incidenza è in aumento, non è tale da destare particolare preoccupazione per la salute dei cittadini fanno sapere dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

L’intervista alla Dottoressa Floriana Crivaro, medico di medicina generale:

20 Maggio 2022


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