“Negli scorsi giorni ho scritto al Premier Renzi e ho invocato l’intervento del Presidente Mattarella affinchè venisse rispettata la lettera dello Statuto d’Autonomia che è carta di rango costituzionale e che si attendesse il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla legge provinciale del 2012 che elimina migliaia di nomi italiani che infatti non si trovano nemmeno più sulle cartine geografiche edite in Alto Adige, rigorosamente ed esclusivamente in lingua tedesca”.
Lo dice la deputata Forza Italia Michela Biancofiore sul tema della toponomastica in Alto Adige. “Chi si è preso la responsabilità di rinfocolare dissidi etnico linguistici – scrive Biancofiore nella nota – che non trovano giustificazione alcuna spero trovi il muro fermo delle più alte cariche istituzionali preposte a garanzia dell’unità del Paese”. “Siamo al ridicolo peraltro”, afferma Biancofiore, “mentre il Premier Renzi si sbraccia per affermare che la sua riforma costituzionale porterebbe grandi risparmi, la Commissione paritetica dei sei, già ingiustificatamente dispendiosa, vara un pull di esperti dal 25.000 euro per verificare ciò che è già scritto nero su bianco nello Statuto d’Autonomia: la toponomastica in Alto Adige deve essere rigorosamente bilingue senza se e senza ma”.
“Pertanto annuncio – conclude – che presenterò un disegno di legge per l’abolizione della Commissioni paritetiche che sono incostituzionali e che avrebbero dovuto in origine varare solo 4 norme di attuazione e siamo ad oltre 200 che hanno fatto dell’Alto Adige uno Stato nello Stato. Non è infatti possibile che 6 o 12 persone possano modificare la Costituzione in barba alla procedura rafforzata prevista dalla Costituzione stessa con le famigerate 4 letture.”