La giunta provinciale di Bolzano ha deciso di porre fine allo scandalo delle concessioni a canone irrisorio delle sorgenti di acqua minerale altoatesine. La questione era stata sollevata politicamente nei mesi scorsi ed il consiglio provinciale era corso ai ripari approvando un disegno di legge specifico riguardante proprio lo sfruttamento delle sorgenti da parte di ditte private che imbottigliano e vendono l’acqua minerale. Sulla base della nuova legge la giunta provinciale ha ora approvato in nuovi criteri. Gli importi sono stati aumentati anche di 15 volte. (fm)
Soddisfatto il consigliere provinciale Alessandro Urzì, che all’epoca aveva sollevato il caso presentando anche un esposto alla Corte dei Conti: