“Buon lavoro, Alto Adige!”: è questo il nome della campagna lanciata dall’Istituto promozione lavoratori e dall’Inail per la qualità delle condizioni di lavoro in Alto Adige. La Provincia di Bolzano è al primo posto, rispetto ad Italia, Austria, Germania e Svizzera, per condizioni di lavoro psichicamente logoranti, dovute ad esempio all’alta pressione per le scadenze, l’alto ritmo di lavoro o giornate lavorative eccessivamente lunghe. Inoltre, condizioni di lavoro fisicamente logoranti legate a forti rumori, vibrazioni di strumenti o macchinari, temperature alte o basse, l’inalazione di polveri, fumo e gas di scarico sono più comuni tra gli occupati altoatesini che nei paesi vicini. (fm)
Sentiamo Toni Serafini vicepresidente di Ipl: