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BASKET SERIE A. AQUILA-VENEZIA A SANTO STEFANO, PALATRENTO ESAURITO

Sarà un PalaTrento esaurito in ogni ordine di posto quello che nel giorno di Santo Stefano vedrà l’Aquila Dolomiti Energia Trentino ospitare alle 18.30 la capolista Umana Reyer Venezia nella 12. giornata della massima divisione. Gli ultimi biglietti per assistere al big match del dodicesimo turno di serie A Beko sono infatti andati a ruba nella mattina della vigilia di Natale
Maurizio Buscaglia (coach Dolomiti Energia): “La capolista Venezia è una squadra molto solida, che sta costruendo qualcosa di importante. Ha tanti giocatori di qualità che si passano il pallone e sanno giocare insieme. Il loro roster è molto lungo, con tante frecce al loro arco. Avremo bisogno di coinvolgere tutti i giocatori, visto che contiamo di essere al completo. Stiamo preparando la partita in questo senso, partendo dalla durezza mentale che abbiamo avuto contro Pesaro. Una gara di cui mi piace sottolineare la risposta data dal gruppo quando mancava un giocatore per noi importante come Tony Mitchell. Il duello Peric-Pascolo? Peric è uno dei migliori giocatori del campionato nel ruolo. Davide anche, con dalla sua anche il vantaggio del fattore sorpresa. Fa piacere vedere due giocatori di questa tipologia, tecnici, solidi, di grande mentalità, essere così importanti in un campionato di questo livello”.
Vincenzo Cavazzana (assistente Dolomiti Energia): “Venezia è una squadra pericolosa sia sul perimetro che dentro l’area. E’ una corazzata, che può contare su ben cinque giocatori che hanno giocato recentemente finali scudetto. Insomma, è un team costruito per arrivare minimo in semifinale, che sul perimetro può contare su un giocatore come Stone, un play atipico di quasi due metri decisamente oversize per il ruolo, e su una guardia come Goss, pericolosa in ogni tipo di situazione. Venezia poi è team che ha addirittura otto giocatori di formazione americana. Il loro roster è un tre+quattro dove anche diversi giocatori non statunitensi hanno fatto esperienze americane. Penso al tiratore lituano Dulkys a Florida State, a Ress a Texas A&M, all’austriaco Ortner a Metropolitan State. In sintesi, non dobbiamo guardare a quelli che nel rugby chiameremmo cap, insomma alle presenze in gare importanti e di playoff che hanno i nostri avversari, perché altrimenti questa è una partita che non dovremmo nemmeno iniziare. Dobbiamo invece pensare a questa sfida come ad una gara carica di stimoli come quelle che abbiamo già giocato con Reggio o Milano, in cui scenderemo sul parquet cinque giocatori contro cinque. E in cui dovremo provare a misurarci con i nostri avversari per tutti e quaranta i minuti di gioco. Sperando di avere dalla nostra il contributo del nostro sesto uomo, il pubblico, che attendiamo particolarmente caldo anche questa volta”.

25 Dicembre 2014


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