La Corte di Cassazione, con ordinanza del 30 novembre 2025, ha respinto il ricorso di 17 ex consiglieri regionali del Trentino-Alto Adige che chiedevano
l’infondatezza delle pretese restitutorie avanzate dal Consiglio regionale. Confermato dunque l’obbligo di restituire le somme trattenute a titolo di assegno vitalizio “attualizzato”,
derivanti dalla differenza tra gli importi fissati dalla legge regionale 2012 e quelli, inferiori, introdotti dalla legge regionale 2014.
La Cassazione ha giudicato non idonee le ulteriori questioni di costituzionalità sollevate e ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese. Soddisfazione espressa del
presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher: “Eravamo convinti di essere nel giusto”.[Vs]



