Gia’ condannati dal tribunale di Bolzano in primo grado per vilipendio alla bandiera italiana, si erano visti annullare dalla Corte di Cassazione la successiva assoluzione disposta dalla Corte d’ appello. E cosi’ il processo di secondo grado a carico di Eva Klotz, Sven Knoll e e Werner Thaler, esponenti storici del Suedtiroler Freiheit, e’ stato ripetuto sulla base delle indicazioni giuridiche della Suprema Corte che rilevo’ che non puo’ rientrare nel diritto di critica politica il dileggio nei confronti di un simbolo o di un emblema ufficiale dello Stato. La Corte d’ appello ha dunque confermato la sentenza emessa in primo grado dal tribunale ed i tre esponenti politici secessionisti sono stati condannati a tremila euro di ammenda. Al centro della vicenda giudiziaria, scaturita nel 2011, c’era la diffusione in Alto Adige di un manifesto in cui la bandiera italiana, raffigurata come un rifiuto, veniva spazzata via da una scopa in saggina per lasciare spazio alla bandiera tirolese. (mda)
Ascolta l’intervista al consigliere provinciale Sven Knoll