Nella scorsa stagione invernale, il settore turistico del Trentino ha registrato “il miglior risultato dell’ultimo decennio”: oltre 7,7 milioni di pernottamenti e una permanenza media di 4,1 notti. I numeri sono dell’ultimo report dell’Istituto di statistica della Provincia di Trento che mostra un bilancio complessivo positivo, con un incremento generale
delle presenze (+0,9% rispetto al dato rilevato durante l’inverno 2023/2024), malgrado la leggera flessione degli arrivi (-1,6%). Val di Sole, Val di Fiemme e Val di Cembra, Val di
Fassa, Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie centrali e Valle del Chiese nel complesso totalizzano un volume di presenze pari al 61,8% del totale dei pernottamenti invernali.
In flessione invece Altopiano della Paganella, Piana Rotaliana, San Lorenzo Dorsino e San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi. Nel settore alberghiero i pernottamenti rimangono stabili
(+0,3%) a fronte di un calo negli arrivi (-2,6%); entrambi valori in crescita invece per l’extralberghiero, che mostra un incremento del 2,9% negli arrivi e del 3,5% nelle presenze. I pernottamenti dei turisti stranieri sono aumentati del 6%. I flussi maggiori provengono da Polonia (+12,7%), Repubblica Ceca (+7,9%, oltre 500.000 presenze). Germania, Inghilterra e Belgio.