Meno 280 milioni di euro. E’ il conto salato che il coronavirus ha presentato al turismo trentino al termine della prima ondata. Il dato è uscito ieri all’assemblea annuale della associazione albergatori. Secondo le stime nel mese di marzo gli arrivi sono calati dell’81,2 per cento e le presenze del 79,2, ad aprile meno 99,6 per cento negli arrivi e meno 97,2 nelle presenze con un crollo sia di stranieri che di italiani. La stagione estiva è stata segnata da un calo più ridotto ma non sufficiente a compensare le gravi perdite dei mesi precedenti. Gestori di alberghi e strutture ricettive chiedono alla Provincia aiuti a fondo perduto e interventi più favorevoli alle strutture per attrarre più turisti. [mda] [Ascolta il presidente dell’Asat Gianni Battaiola]




