Il Trentino Alto Adige fa gola alla criminalità organizzata. Ecco perchè la Procura di Trento sta portando avanti delicate indagini finanziarie. Lo ha detto il procuratore capo della Repubblica Sandro Raimondi in occasione della firma di un protocollo con la Guardia di Finanza e l’Università di Trento per impiegare la ricerca a servizio delle investigazioni.Il progetto, che coinvolge dieci dipartimenti e 60 docenti, conta su un investimento di circa 300mila euro. In buona sostanza i ricercatori non analizzeranno più i dati a fini statistici, ma affiancheranno le forze dell’ordine con obbligo del segreto professionale. L’obiettivo è identificare, ad esempio, carichi di droga, armi, tabacchi, migranti con l’ausilio di nuove tecnologie, rendere più efficaci i controlli in materia di riciclaggio, transazioni monetarie e finanziamenti del terrorismo. [fm] [A fare rete vi è anche la Guardia di Finanza. Sentiamo il comandante regionale Ivano Maccani:]




