Maurizio Socin, il bidello della scuola Longon Archimede di via Roen a Bolzano, trovato privo di vita all’interno della palestra il 5 settembre scorso, non è stato vittima di un incidente sul lavoro. A queste conclusioni è giunto l’ufficio sicurezza per il lavoro della provincia autonoma di Bolzano che ha consegnato una dettagliata relazione su quanto accaduto alla Procura della Repubblica. Secondo quanto ricostruito, Maurizio Socin sarebbe salito sul seggiolone da arbitro di pallavolo utilizzandolo come scala per raggiungere il soffitto e fissare alcune corde che sarebbero servite alla stessa vittima per alcuni esercizi ginnici. Maurizio Socin sarebbe stato solito approfittare di alcune ore di disponibilità della palestra per allenarsi. Nessuno, dunque, gli aveva ordinato di fissare le corde al soffitto senza fornirgli le scale adeguate. L’inchiesta è dunque destinata ad essere archiviata