La Procura della Repubblica di Bolzano ha aperto un’inchiesta sul tragico incidente avvenuto sabato notte nei pressi di Campodazzo. L’auto finita nel greto dell’Isarco è uscita di strada e precipitata per una scarpata di una decina di metri in un punto in cui la strada è priva di ogni tipo di protezione. Sarebbe bastato un semplice guard reil o una barriera metallica per evitare la tragedia. La dinamica dell’incidente è ancora incomprensibile in quanto l’auto precipitata era in fila con altre auto che stavano scendendo dalla trattoria in cui si era svolta una cena di lavoro. Lungo la strada stretta e tortuosa le auto procedevano a velocità molto ridotta. La tragedia si è compiuta in pochi istanti.
La vettura condotta da Giulia Valentini di 27 anni ha prima tamponato leggermente la macchina che la precedeva e si è poi infilata nella scarpata a pochi passi dal ponte in legno che collega la statale. L’auto è caduta nel vuoto di punta e si è rovesciata ruote all’aria con l’abitacolo completamente immerso nell’acqua in un ristagno dell’Isarco a poca distanza dal letto vero e proprio del torrente. Giulia Valentini, 27 anni di Baselga di Pinè e Alessandro Conti, 23 anni di Cavalese, sono stati estratti dalla carcassa dell’auto ormai privi di vita. erano entrambi dipendenti di una società di consulenze aziendali di Predazzo che aveva organizzato una cena di lavoro in Alto Adige. Sono stati estratti ancora in vita dalla macchina Elisa Gabrielli, 26 anni di Trento che è fuori pericolo e Daniele Dellagiacoma di 29 anni che è ricoverato in ospedale in condizioni molto gravi.
Una quinta persona, Luca Donazzolo di 45 anni è ricoverato all’ospedale di Bressanone a seguito dei traumi riportati nel tentativo di salvare gli amici intrappolati nell’auto rovesciata. Ora come detto la Procura della Repubblica di Bolzano valuterà eventuali responsabilità sulla sicurezza del tratto di strada teatro della tragedia