All’indomani dell’accordo raggiunto in commissione dei sei per la norma di attuazione sulla toponomastica in Alto Adige di moltiplicano le prese di posizioni critiche. E non è solo il centrodestra italiano a lamentare il mancato rispetto dello Statuto di autonomia che la Volkspartei è riuscita ad ottenere. Anche nella sinistra c’è chi non è d’accordo con il passo compiuto, soprattutto perché per la prima volta il bilinguismo non è stato trattato come un valore ma come un impaccio e poi perché non attendendosi a quanto previsto dallo Statuto si è aperta una falla sul rispetto della comunità di lingua italiana che potrebbe avere pesanti conseguenze per il futuro perché sarà una commissione paritetica di esperti (eletti però dalla politica) a decidere in futuro sul diritto di esistere dei toponimi italiani.Intanto alcuni professionisti stanno studiando la situazione paventando la possibilità di una impugnazione dapprima davanti al Tar e poi probabilmente davanti alla Corte Costituzionale della norma che non rispetterebbe il dettato dello Statuto
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