Il tennista Jannik Sinner e’ risultato positivo al doping lo scorso aprile, ma un’indagine indipendente dell’Itia, l’agenzia antidoping del tennis mondiale, lo ha scagionato, per una “assunzione inconsapevole”, dovuta a una sostanza usata dal suo fisioterapista.
Lo comunica l’ufficio stampa del tennista azzurro. La sostanza riscontrata nel n.1 del tennis mondiale era un metabolita del Clostebol, uno steroide. Sinner non incorre in alcuna sanzione, e potrà proseguire la sua stagione.
“Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato”: così Jannik Sinner commenta la vicenda di positività al doping che lo ha coinvolto ad aprile, con un procedimento dell’agenzia antidoping del tennis che lo ha scagionato per ‘assunzione inconsapevole”.
“Continuerò a fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell’Itia”, aggiunge il n.1 del tennis mondiale, sottolineando di avere “una squadra intorno a me che è meticolosa nella conformità” alle regole.
Sinner è stato sottoposto per due volte a test antidoping che hanno rilevato la positività a un metabolita del Clostebol, a distanza di 8 giorni l’uno dall’altro. La decisione di un tribunale indipendente di giudicare innocente Sinner è stata presa il 15 agosto scorso, ed “è appellabile dalla Wada e dalla Nado”, ovvero dall’agenzia antidoping mondiale e da quella italiana. Sinner ha ‘patteggiato’ la perdita di montepremi e punti conquistati al torneo di Indian Wells dove è stato eliminato in semifinale da Carlos Alcaraz lo scorso 16 marzo.[Vs]