La tassa di soggiorno peserà in Trentino sul portafoglio dei turisti da un minimo di 70 centesimi al giorno ad un massimo di un euro e trenta a seconda delle stelle degli alberghi in cui si alloggia e se si è scelto di prenotare in hotel o in un appartamento. Ieri è arrivato il sì del consiglio delle Autonomie, che ha definito tariffe e criteri. Come noto, la tassa di soggiorno, voluta dalla Provincia di Trento con la contrarietà degli operatori economici, è slittata da maggio a novembre per quanto riguarda la sua introduzione. Il regolamento prevede inoltre che i singoli territori possano aumentare l’imposta fino ad un massimo di due euro e mezzo, mentre dopo il decimo giorno di pernottamento non si paga più.
Sentiamo Luca Libardi presidente dell’associazione albergatori: