Il segretario Svp Philipp Achammer ha lanciato un appello all’unità di fronte ai mille delegati della Svp, riuniti al Kursaal di Merano per il 61/o congresso della stella alpina. “Non è più tempo per i solisti, ma per il gioco di squadra”, ha sottolineato. Achammer ha ammesso che “i primi undici mesi alla guida del partito non sono stati facili”, ricordando la “diffusa crisi di fiducia nei confronti della politica”.
Il segretario Svp ha espresso rammarico per le 10 mila tessere di partito perse l’anno scorso. “Non molleremo una virgola delle nostre competenze”, ha poi detto in riferimento alla riforma dello Statuto d’autonomia. “Chiederemo a Roma – ha aggiunto – di allargare le nostre competenze”. “La clausola di salvaguardia, che ora prevede il principio dell’intesa tra Roma e Bolzano, è stata la scelta giusta”, ha detto Achammer. Al vice cancelliere austriaco Reinhold Mitterlehner, presente in aula, Achammer ha rivolto l’appello di inserire la funzione di tutela dell’Austria nei confronti dell’Alto Adige nella Costituzione di Vienna.
“La grande nave Svp deve diventare più agile, per poter rispondere meglio ai bisogni e alle sensibilità della società altoatesina, che negli ultimi 20 anni sono cambiati radicalmente”. Lo ha detto il segretario Philipp Achammer al congresso a Merano, annunciando per l’autunno una riforma dello statuto di partito. “La situazione economica della Svp – ha sottolineato – è ancora difficile, ma ora abbiamo un programma di riforma delle finanze molto valido”.
“Possiamo essere fieri dei nostri 1.985 candidati alle comunali, uno su quattro ha meno di 35 anni. Sono numeri che gli altri partiti non possono presentare”, ha proseguito Achammer che ha definito “un errore la riduzione del numero degli assessori comunali”. Il segretario ha poi ricordato i 70 anni dalla fondazione del “partito di raccolta” dei sudtirolesi “Nel giro di poche settimane gli iscritti erano arrivati a 50 mila, perché i responsabili in un momento importante per l’Alto Adige avevano lasciato alle spalle tutto ciò che divideva, puntando sull’unità”.
“Più autonomia significa più qualità di vita”. La Svp riassmume così, in una risoluzione approvata dai mille delegati riuniti al Kursaal di Merano, il suo credo autonomista. “La Südtiroler Volkspartei è e resta un partito autonomista”, si legge nel documento. Nella risoluzione il “partito di raccolta” dei sudtirolesi ribadisce le critiche alla recente riforma costituzionale che “va nella direzione sbagliata” e ribadisce anche che la Svp “non accetterà mai uno svuotamento dell’autonomia altoatesina”. Il partito ricorda, tra l’altro, l’importanza della funzione di tutela dell’Austria e invita Vienna ad inserire questo principio nella propria Costituzione. La risoluzione si chiude con un appello al Presidente della Repubblica per un provvedimento di clemenza “nei confronti degli attivisti sudtirolesi, consentendo loro di poter tornare a casa”. I delegati hanno poi discusso e votato una risoluzione che mira a ridurre l’inquinamento acustico lungo la linea ferroviaria e l’autostrada del Brennero. Viene ribadita la necessità di una tempestiva realizzazione delle tratte d’accesso al futuro tunnel del Brennero. La Svp ha infine votato una piccola riforma statutaria, che riguarda questioni tecniche ed amministrative.


