Conto salatissimo in arrivo per le società che in Trentino gestiscono i 238 impianti di risalita. Una sentenza della sezione tributaria della Cassazione ha esteso il pagamento dell’Imu anche alle funivie, escluse quelle utilizzate come sistemi di trasporto. Il conto dell’associazione degli impiantisti trentini potrebbe andare da 25mila a 50mila euro per ciascun impianto con la possibilità anche di richiedere gli arretrati degli ultimi cinque anni. Il Fisco è già pronto a far partire le cartelle esattoriali, complessivamente la mazzata Imu potrebbe raggiungere quote milionarie. Alcuni impianti potrebbero rischiare la chiusura.
Il grido d’allarme è di Valeria Ghezzi presidente dell’Anef, l’associazione degli esercenti funiviari: