Saranno sette le nuove destinazioni europee per la stagione invernale 2021-2022 di Skyalps, la compagnia aerea altoatesina presieduta dall’imprenditore Josef Gostner, previste in partenza dall’aeroporto di Bolzano.
L’annuncio è stato dato quest’oggi, nel corso di una conferenza stampa presso la struttura aeroportuale del capoluogo altoatesino, presenti anche molti partner commerciali e turistici di Alto Adige e Trentino.
Le nuove rotte – in partenza dal 15 dicembre – saranno verso gli scali aerei di Berlino, Düsseldorf, Amburgo, Rotterdam, Copenaghen, Bruxelles e Londra. Quattordici in totale i voli settimanali da e per Bolzano, operati con Dash 8-400, vettori da quasi 78 posti: il mercoledì e giovedì, il sabato e la domenica. Il successo delle tratte estive, soprattutto verso le isole italiane e verso città come Berlino e Düsseldorf hanno convinto gli amministratori della compagnia privata altoatesina a puntare nuovamente sul mercato del nord Europa di Germania, Belgio, Olanda, Gran Bretagna e Danimarca, quello cioè che si trova in un raggio dall’Alto Adige superiore ai 600 km di distanza e dunque più propenso ad usare l’aereo per raggiungere le Dolomiti.
I prezzi, online dalla prossima settimana, saranno a partire da 149 Euro (andata e ritorno) a seconda del raggio di tratta. Previsti per i turisti stranieri che decideranno di raggiungere Alto Adige e Trentino oltre alla semplice offerta di solo viaggio, anche un pacchetto Vacantions comprendente volo+transfert+hotel in accordo con alcune importante strutture alberghiere altoatesine che hanno aderito all’accordo con Skyalps.
Nel corso della presentazione sono state date alcune anticipazioni sulle rotte previste per l’estate 2022. Skyalps tornerà a volare su Sardegna (Olbia e Cagliari), con la Sicilia (Catania), con la Calabria (Lamezia Terme) e Puglia (Brindisi) a cui si aggiunge in piena estate con Ibiza e prima anche con Maiorca e Minorca.
Sulla cancellazione della tratta con la capitale Roma il presidente Gostner ha sottolineato trattasi di una scelta dovuta allo scarso interesse a causa della Pandemia da Covid19 che ha modificato le usanze di uomini d’affari e politici sempre più propensi a conferenze di lavoro via web e non in presenza.[vs]



