E’ ormai vicina la parola fine per l’impianto di produzione di silicio della Solland Silicon, ex Memc, a Merano. Come ha comunicato il governatore Arno Kompatscher, è andata a vuoto anche la terza asta indetta dal giudice fallimentare. La Provincia ha dunque avviato la fase di spegnimento dell’impianto. La Solland Silicon per 60 giorni resterà in standby, in attesa di un eventuale interessato. Attualmente, ancora una settantina di operai sono in cassa integrazione, dove resteranno fino alla chiusura definitiva della fabbrica. Il futuro dell’areale di Sinigo, dunque, è più che mai appeso ad un filo, e secondo quanto previsto dalla legge – ha precisato Kompatscher – toccherà al Comune di Merano avanzare proposte per la riqualificazione e un uso alternativo degli spazi attualmente occupati dallo stabilimento, tenuto conto che dovranno essere affrontati anche i costi legati alla bonifica dei terreni. Per quanto riguarda quest’ultima fase dell’attività, la somma che la Provincia sarà chiamata ad investire per garantire la sicurezza, lo spegnimento dell’impianto e lo smaltimento del materiale ammonta a circa 2 milioni di euro.
Sentiamo Maurizio Albrigo della Cisl: