Il ministro per la salute Lorenzin ha annunciato ieri che i punti nascita con meno di 500 parti all’anno dovranno essere chiusi anche in Trentino Alto Adige. Il ministro ha escluso l’ipotesi che ci possano essere deroghe particolari. Oltre che per una razionalizzazione delle spese sanitarie, il ministro ritiene che partorire in strutture piccole non adeguatamente attrezzate possa essere pericoloso. Non sono mancate le reazioni politiche a questo annuncio. In Alto Adige il governatore Arno Kompatscher , che oggi si trova a Vienna per una serie di incontri istituzionali, ha detto che intende affrontare il tema direttamente con il ministro per un ultimo tentativo di trovare un’intesa. In Trentino il leghista Civettini ha diffuso una nota in cui si afferma che quello del ministro è un intervento a gamba tesa sulle scelte del Trentino che pur avendo competenza in materia sanitaria dovrà subire l’imprimatur romano. Secondo i sindacalisti del comparto sanità si potrebbe risolvere il problema riorganizzando i punti nascita, senza chiuderli.
Ettore Tabarelli della Uil sanità