E’ bassa in Alto Adige, più alta in Trentino, l’adesione allo sciopero di 48 ore dei benzinai, compresi i self service, contro le misure del decreto legge sulla Trasparenza dei prezzi del Governo Meloni, che prevede l’obbligo per i gestori ad esporre cartelli con il prezzo medio nazionale e locale e per le sanzioni da 1000 a 6000 Euro in caso di inadempienza. Un obbligo che il presidente dei benzinai dell’Unione Commercio e gestore a sua volta di un distributore Esso a Bolzano Walter Sopperra ritiene assurdo.
La Faib Confesercenti, ha intanto ridotto lo sciopero da 48 a 24 ore, mentre Fegica e Figisc/Anis Confcommercio hanno, invece, confermato i due giorni di mobilitazione, segno che le tre sigle appaiono divise.[Vs]