L’accoglienza dei profughi, in fuga dalla guerra e dalla fame, diventa un business. Lo dimostra l’appalto da 6 milioni di euro della Provincia di Trento per l’affidamento dei servizi di vitto e alloggio. A sorpresa poi è spuntato un tour operator di un’agenzai viaggi, che contatta gli enti religiosi per cercare posti letto da un minimo di 20 ad un massimo di 200, a seconda della disponibilità. La Provincia è andata su tutte le furie, il bando esiste ed è europeo, ma della figura del mediatore nessuno sa niente. Piazza Dante sostiene di cercare i posti letto da sé, senza l’aiuto di fantomatici tour operator e invita la comunità a segnalare episodi sospetti. Intanto, il progetto della casa della solidarietà diventa reale. In località Centochiavi, a Trento nord, una palazzina della Curia di 9 piani ospiterà i profughi e le associazioni, che si occupano di immigrazione, con l’intento di facilitare l’integrazione con la comunità trentina.
Ascoltiamo l’assessora provinciale Donata Borgonovo Re:



