Oltre alla carenza di medici generici e specializzati, la sanità altoatesina ora deve fare i conti anche con problemi di bilinguismo. Come noto la difficoltà di reperimento di medici in possesso dell’attestato di bilinguismo, la Provincia autonoma di Bolzano ha recentemente autorizzato l’Azienda sanitaria locale ad assumere provvisoriamente medici privi di patentino. Si tratta di medici assunti a tempo determinato. A questi medici viene chiesto di imparare la seconda lingua (e dunque di ottenere il patentino) entro due anni. Altrimenti non potranno essere confermati. Nel frattempo però alcuni pazienti ospedalieri avrebbero manifestato disagio per l’impossibilità di colloquiare nella propria madre lingua con il medico di reparto. Nelle ultime ore l’assessora Stocker ha ribadito il diritto dei pazienti e ha disposto all’Azienda sanitaria di procedere alla nomina di un ispettore, una sorta di garante, per il rispetto del bilinguismo. Ma quello del bilinguismo è un reale problema nella sanità bolzanina? (fm)
Abbiamo girato la domanda a Stefano Mascheroni, presidente del tribunale del malato:



