A Milano, alla sede della Fondazione Milano-Cortina 2026, presentato dai vertici federali della Fisg guidati dal presidente Andrea Gios, il nuovo capo allenatore della Nazionale italiana di hockey maschile, Jukka Jalonen, presenti anche il presidente del Coni Giovanni Malagò e della Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Varnier.
Il 61enne tecnico finlandese, campione olimpico e del mondo con i leoni finnici, ha presentato quello che dovrebbe essere il cammino dell’Italia verso i Giochi olimpici del 2026 per ben figurare all’appuntamento di casa. “L’obiettivo è quello di costruire qualcosa che vada oltre alla rassegna olimpica – ha confermato –, darò tutto quello che posso per l’hockey italiano. Certo, sappiamo che niente succede all’improvviso: dovremo essere bravi a lavorare con metodo, anche di concerto con i club, passo dopo passo. È un compito stimolante, una sfida, ma anche un’opportunità che l’Italia può sfruttare per fare un salto in avanti. Come in ogni Nazionale avremo pochi tornei a disposizione per prepararci al meglio ai Mondiali: i giocatori arriveranno da diversi club e diversi sistemi di gioco, il compito del coaching staff è quello di rendere velocemente il gruppo compatto, creare una buona atmosfera, un ambiente rilassato dove ognuno può competere al meglio”.
Jalonen potrà contare su un coaching staff di supporto di grande esperienza: gli assistenti allenatori Giorgio De Bettin e Stefan Mair, il video coach Diego Scandella e il preparatore atletico Mike Kadar, tutti presieduti dal GM Stefan Zisser. La Nazionale italiana tornerà sul ghiaccio nel mese di novembre, nell’ambito del Sárközy Tamás Memorial Tournament di Budapest, ma sono previste amichevoli anche nei mesi di dicembre e febbraio, in preparazione al Mondiale Divisione I Gruppo A in programma dal 27 aprile al 3 maggio a Sfantu Gheorghe, in Romania: qui Italia, Gran Bretagna, Polonia, Romania, Giappone e Ucraina lotteranno per conquistare uno dei due posti disponibili per la promozione in Top Division.[Vs]