Il giudice per le indagini preliminari (gip) di Trento ha confermato la misura cautelare in carcere emessa dal gip di Padova nei confronti del sessantenne altoatesino indagato per detenzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata nei confronti della nipotina. Un atto dovuto dopo che il fascicolo, per quel che riguarda la prima ipotesi di reato, è passato, per competenza, alla Procura di Trento. Il suo avvocato difensore, Nicola Nettis, ha impugnato l’ordinanza davanti al tribunale del riesame, chiedendo la scarcerazione del suo assistito: «Dagli atti emerge che alcune immagini sarebbero state realizzate con l’intelligenza artificiale. Il che comporterebbe, in caso di condanna, uno sconto di un terzo della pena: si arriverebbe così al limite per l’applicazione della misura cautelare in carcere». L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato il 24 aprile, quando in Alto Adige e Veneto erano scattate le perquisizioni dei poliziotti che avevano sequestrato migliaia di foto e video pedopornografici.
PRESUNTE MOLESTIE SULLA NIPOTINA, RESTA IN CARCERE L’ALTOATESINO DI 60 ANNI
La difesa: alcune immagini sarebbero state realizzate con l'IA

Foto: Ansa
21 Maggio 2025
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