Non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza a carico dei due presunti jihadisti scarcerati in Regione. Lo ribadisce il procuratore capo della Repubblica di Trento Giuseppe Amato (nella foto) in una conferenza stampa, promossa dopo la denuncia, da parte della stampa nazionale, di un presunto errore di trascrizione nel fascicolo e di posizioni trascurate. Mohamed Fatah Goran e Hama Mahomoud Kaml, in carcere a Trento e Bolzano per l’inchiesta sulla presunta cellula jiadihsta meranese, non sarebbero coinvolti come parte attiva nell’associaizione finalizzata al terrorismo, sulla quale la Procura romana e i Ros stavano indagando da 4 anni. Il procuratore capo, che non esclude una querela per diffamazione nei confronti della stampa nazionale, contesta tra l’altro il passaggio tardivo di competenza territoriale sulla vicenda dalla capitale a Trento.
Il procuratore capo della Repubblica di Trento Giuseppe Amato: