Agli ultimi Giochi invernali di PyeongChang in Corea del Sud nel 2018 la spedizione altoatesina tornò a casa con due medaglie di bronzo: Dominik Windisch nella 10 km sprint di biathlon maschile a cui si aggiunse quella nella staffetta mista con lo stesso Windisch, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e la sappadina Lisa Vittozzi.
L’Italia con i suoi 118 atleti, la terza più numerosa della storia dopo Torino 2006 e PyeongChang 2018, sarà presente anche in questa edizione, in programma dal 4 al 20 febbraio, sul ghiaccio di Pechino e sulle nevi delle non lontane montagne cinesi. L’Alto Adige dal canto suo contribuirà con ben 28 atleti: 10 donne e 18 uomini, la seconda spedizione meno numerosa però dopo Calgary 1988 dove si era solo in 21. All’ultima edizione di PyeongChang 2018 gli altoatesini furono 44.
L’azzurro più anziano della squadra altoatesina e italiana è l’altoatesino Roland Fischnaller, 41 anni, icona dello snowboard italiano, alla sua sesta partecipazione olimpica e mai sul podio, mentre la donna più anziana in assoluto è la gardenese Silvia Bertagna, classe 1986, specialista del free style. Tra i cognomi d’arte c’è la meranese Nina Zoeggeler, 20 anni, slittinista, alla prima Olimpiade e figlia del grande Armin (6 medaglie olimpiche delle quali due d’oro).
Dei 28 convocati abbiamo buone chance di medaglia con la squadra di slittino su pista artificiale, nel biathlon con Dorothea Wierer, molto probabilmente alla sua ultima Olimpiade, nello sci alpino con Dominik Paris e Alex Vinatzer, nel freestyle con Silvia Bertagna, nello snowboard con il veterano Roland Fischnaller e Omar Visintin e nel pattinaggio su ghiaccio con il giovane talento meranese Daniel Grassl.[Vs]
Sentiamo aspettative e speranze, a due giorni dal via delle Olimpiadi invernali, nell’intervista al presidente del Coni Alto Adige Alex Tabarelli: