Orari scomodi, smart working ridotto, nessuna concertazione con le parti sociali. Duecento dipendenti provinciali si sono ritrovati in piazza stamani a Trento per protestare contro le nuove direttive della giunta Fugatti che hanno atteso i dipendenti al ritorno sul luogo di lavoro. Le nuove indicazioni prevedono, tra l’altro, orari spezzati, difficilmente gestibili, secondo i sindacati, soprattutto da chi risiede fuori Trento, e il parziale abbandono del telelavoro. [mda] [Ascolta l’intervista a Luigi Diaspro della Cgil]