Dopo la brusca frenata dell’economia locale in Trentino nel 2013, nei primi nove mesi dell’anno l’occupazione torna a crescere, seppure di un leggero 0,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumenta però anche il numero di chi cerca un’occupazione, 500 persone in più in un anno. Licenziamenti su del 10%. A dirlo è il Rapporto sull’occupazione, curato dall’Agenzia del lavoro di Trento. Ad oggi il tasso di occupazione è pari al 66,1%, con un divario tra uomini e donne nell’ordine del 15%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 6,6%, quasi la metà rispetto al resto d’Italia. Forze lavoro e assunzioni sono in crescita, rispettivamente più 2% e più 4,2%, ma tra le fasce più fragili si confermano i giovani, soprattutto sotto i 25 anni, cioè quando, conseguita la laurea, sono a caccia del primo impiego. A fare da traino, ancora una volta, è il settore del manifatturiero. Le iscrizioni ai Centri per l’impiego, oltre 18mila in nove mesi, sono calate del 9,6%. Sul fronte, infine, degli ammortizzatori sociali, il ricorso alla cassa integrazione è in calo del 20%.