Sarà un Natale magro quello che vivranno i 3000 cassintegrati in Trentino. Tanti sono, infatti, i lavoratori rimasti a casa con un assegno 800 euro al mese. Poco spazio dunque ai festeggiamenti e ai regali. I dati delineano una situazione molto preoccupante. A novembre l’Inps ha autorizzato nei confronti delle imprese 529mila ora di cassa integrazione. La richiesta è in crescita, più 38% rispetto al mese precedente. Le ore autorizzate complessivamente dall’inizio dell’anno sono state 5,8 milioni, mentre le aziende in crisi ad oggi in Trentino sono 101, il 19% in più rispetto ad un anno fa. Più della metà dei cassintegrati riguarda il settore edile. Ascolta l’intervista a Lorenzo Pomini segretario della Cisl di Trento



