Un invito “a riflettere sulla possibilità di dichiarare il 19 marzo festa patronale in Alto Adige in sostituzione del lunedì di Pentecoste” viene rivolto dal vescovo di Bolzano Bressanone, Ivo Muser, in un allegato alla lettera pastorale “Con Giuseppe di Nazareth attraverso quest’anno e la nostra vita”, pubblicata in vista della solennità liturgica di San Giuseppe. La decisione, spiega una nota, “naturalmente non spetta alla diocesi, ma al consiglio provinciale e alla giunta provinciale”.
Secondo il vescovo, “sarebbe possibile in qualsiasi momento istituire la festività del 19 marzo, che sin dal 1772 era la festa del patrono della nostra terra, al posto del lunedì di Pentecoste”, che, peraltro, “a partire dal Concilio Vaticano II non esiste più nel calendario liturgico della Chiesa”. Nell’argomentare la sua proposta, il vescovo sottolinea che “le domeniche e i giorni festivi non sono solo ‘giorni liberi’, ma un bene culturale di grande importanza al servizio della comunità, di valori che uniscono, del senso di appartenenza, della fede, con le opportunità sociali, familiari, culturali e religiose che questi giorni offrono”.
Nella lettera pastorale, che si richiama all'”Anno di San Giuseppe” indetto da papa Francesco, mons. Muser ricorda che Giuseppe “non è un uomo di grandi parole; è un uomo dei fatti, retto, concentrato su Dio e su ciò di cui gli altri hanno bisogno”. Nei secoli è diventato il patrono di molte cause e anche oggi la comunità può affidarsi a San Giuseppe per molti aspetti della vita quotidiana. Infine il vescovo Muser invoca San Giuseppe anche in questa pandemia, “affinché si possano comprendere le scelte personali e comunitarie che questo tempo difficile ci richiede”.