Le province autonome di Bolzano e di Trento vogliono mettere le mani sulla Corte dei Conti, l’organo di controllo per la gestione delle risorse pubbliche e le spese degli enti pubblici in regione. Lunedì in commissione dei Dodici verrà presentata una bozza di norma di attuazione che prevede la nomina di una parte dei giudici della sezione controllo direttamente dai consigli provinciali provinciali di Bolzano e di Trento. La norma a prevede dunque la nomina di metà dei giudici della sezione controllo direttamente dalla politica, senza concorso né requisiti specifici. Si andrà inevitabilmente ad innescare un rilevante conflitto di interessi tra controllore e controllato.
*** Ieri sera l’Associazione magistrati della Corte dei Conti ha emesso un comunicato in cui si parla di scelte palesemente contrarie ai principi costituzionali di autonomia ed indipendenza della magistratura contabile. La norma prevede anche la provincializzazione di tutto il personale, compresi funzionari ed impiegati con compiti direttivi. Al momento la norma prevede anche la cancellazione del principio di inamovibilità del giudice per almeno dieci anni con il risultato che in futuro un magistrato considerato scomodo potrà essere rapidamente trasferito ad altra sede
Il progetto di controllo politico delle sezioni controllo di Trento e Bolzano della Corte dei Conti sta suscitando reazioni preoccupate a livello forense e stizzite a livello politico sul fronte delle opposizioni.
[Ascolta l’intervista al consigliere provinciale Alessandro Urzì]