E’ il momento della conta dei danni causati dall’ondata di maltempo che nello scorso week end ha spazzato con trombe d’aria, vento e grandine il Trentino Alto Adige. In Provincia si è svolto un summit dove l’assessore Dallapiccola ha incaricato i tecnici della Fondazione Mach e e degli Uffici periferici della Provincia di disegnare un quadro preciso attraverso una ricognizione estesa all’intero territorio provinciale. Danni ingenti si sono registrati alle colture in Val di Non e in Val d’Adige. In val di Non, dopo le gelate primaverili dell’aprile scorso che hanno messo a dura prova il lavoro degli agricoltori, decine di meleti sono rimasti danneggiati. In Val d’Adige sono stati una trentina gli ettari di piante abbattute. Anche in Alto Adige si continua a lavorare, per sgomberare strade e case invase dal fango a causa dalle bombe d’acqua. I danni registrati in Val Pusteria ammontano a circa 3 milioni di euro. Il presidente Arno Kompatcher, che ha effettuato un sopralluogo nella zona di Braies, tra le più colpite del territorio altoatesino, ha annunciato che la provincia rimborserà all’80 per cento le strutture della provincia colpite, mentre il restante 20 per cento dovrà essere coperto dai comuni. Nessun rimborso è però previsto per i privati, eccetto che per le imprese, a cui verrà destinato un fondo speciale (mda)
Ascolta l’intervista ad Andrea Fedrizzi, responsabile marketing del Consorzio Melinda