In primo piano anche l’inchiesta sul presunto voto di scambio che vede al centro delle indagini il consigliere provinciale trentino Lorenzo Baratter accusato di aver usufruito di un baratto elettorale promettendo 500 euro di contributo mensile alla Federazione degli Schuetzen trentini in caso di elezione in consiglio provinciale. Ieri Baratter, assistito dall’avvocato difensore Nicola Canestrini, è stato sentito a lungo dai carabinieri. Interrogati anche il presidente degli Schuetzen Paolo Dalprà ed il vicecomandante Giuseppe Corona. Una sola la tesi difensiva: non ci sarebbe mai stato alcun patto elettorale.
Sentiamo l’avvocato difensore Nicola Canestrini: