Tra i 33 esponenti della Lega Nord per i quali la Procura della Repubblica di Bergamo ha chiesto il rinvio a giudizio per eversione (associazione a delinquere finalizzata alla banda armata) ci sono anche l’ex consigliere provinciale della Lega Nord di Trento Alessandro Savoi ed il consigliere comunale di Riva del Garda Francesco Maria Bacchin sempre del Carroccio.
In sostanza gli indagati rischiano anni di carcere per aver fatto parte del progetto politico che avrebbe dovuto portare alla secessione della Padania. I fatti in questione risalgono a 18 anni fa. Nell’inchiesta, comunque, di armi non c’è traccia. Gli indagati devono sostanzialmente sottostare ad un procedimento penale per aver fatto parte della cosiddetta “Guardia nazionale padana” costituita formalmente a Pontida il 2 giugno 1996 nel corso di uno dei raduni della Lega. Gli indagati respingono tutte le accuse affermando di aver semplicemente appoggiato un progetto politico non certo basato sulla violenza ma sull’adesione popolare secondo principi democratici.